Quando a inizio stagione si parlava del campionato provinciale Under-17 in Friuli-Venezia Giulia, nessuno avrebbe potuto prevederlo. Eppure l’ ASD Cavazzo ha scritto la sua favola, conquistando un quarto posto da sogno, con trentasette punti messi in tasca con grinta, talento e un cuore enorme. Il momento simbolo? Quel pareggio per due a due in casa del Pordenone, strappato all’ultimo respiro, quando ormai sembrava finita. Un punto che ha pesato come una vittoria, perché lì si è vista tutta l’anima di questa squadra. Un gruppo che non ha mai mollato, nemmeno davanti alle squadre più forti del torneo, come Spal-Cordovado, Nuova Pordenone e Rive D’Arcano-Flaibano o nei momenti più difficili, ma fisiologici di una lunga stagione sportiva. Ma dietro a ogni impresa c’è un lavoro silenzioso, instancabile. Il tecnico Paolo Di Biase ha guidato i suoi ragazzi con passione e tenacia, affiancato da uno staff straordinario: Bazzetto Sandro a plasmare i portieri, Eric Macuglia a curare la condizione fisica, Raffaello Muser, Felice Di Gianantonio e tutti i collaboratori, sempre presenti, sempre fondamentali. Menzione per Tommaso De Crescenzo, che con il suo terzo posto tra i marcatori ha acceso le partite con i suoi gol, contribuendo ai novantatré segnati in stagione. Un attacco da urlo, il quarto del campionato, e una difesa solida, sempre al quarto posto con cinquantaquattro reti subite. Fuori casa è stata la terza forza per punti raccolti. Certo, in casa ha sofferto un po’, chiudendo nona, ma questo non toglie nulla a quanto costruito. Numeri che raccontano tanto, ma non tutto. Oggi questi ragazzi camminano a testa alta. Non hanno vinto il campionato, è vero. Ma hanno vinto qualcosa che resterà con loro per sempre: la consapevolezza di essere diventati una squadra vera e un percorso formativo, calcisticamente parlando, di altissimo livello. Il cuore di questa squadra batte anche fuori dal campo. La ASD Cavazzo, con i suoi dirigenti e volontari in cucina, al chiosco e al campo hanno mostrato una gestione impeccabile, organizzazione e spirito da grande club. Un plauso a tutti coloro che hanno reso questa favola possibile e un augurio che questo sia solo il primo atto di un’avventura nei campionati invernali.
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